Tutte le agevolazioni previste per chi ristruttura

La politica di incentivi fiscali alle ristrutturazioni ha ricevuto un forte impulso negli ultimi anni. Ristrutturare oggi permette di sfruttare una vasta gamma di vantaggi, a cominciare dal cosiddetto superbonus, che resterà in vigore in Italia fino al 31 dicembre 2022. La misura contenuta nel Decreto Rilancio, varato dal Governo nel 2020, è stata infatti prolungata di ulteriori dodici mesi e rappresenta la principale delle agevolazioni previste per chi volesse effettuare opere di ristrutturazione sui propri immobili.

Gli interventi che permettono l’accesso a questa detrazione riguardano però alcuni specifici ambiti. Si va dall’efficientamento energetico e la coibentazione del tetto, fino all’installazione di impianti fotovoltaici o anche di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici. Condizione essenziale prevista per accedere a tale sgravio è il miglioramento di almeno due classi energetiche, da dimostrare mediante l’Attestazione di Prestazione Energetica (cd APE). Anche l’adeguamento sismico di un edificio esistente permette di avervi accesso, ma su quest’ultimo punto era comunque già possibile dal 2017 usufruire del sismabonus, ora implementato da queste ulteriori misure.

Oltre al superbonus restano comunque in vigore le altre detrazioni. L’ecobonus permette di decurtare fino al 75% del costo per interventi di miglioria in termini di isolamento sulle superfici disperdenti, su qualunque tipologia di edificio. C’è poi il bonus ristrutturazione del 50%, valido per le sole unità abitative, che copre gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo.

Per gli interventi di pulitura o tinteggiatura esterna e quelli finalizzati al recupero o restauro delle facciate degli edifici esistenti – siano essi singole unità o strutture di proprietà di istituti autonomi per case popolari, comunque denominati – si può richiedere una detrazione del 90%, senza alcun limite di spesa. In essa sono compresi anche i lavori su balconi, fregi e ornamenti vari.

In tema green, resta in vigore anche il bonus verde al 36% per le singole abitazioni. Esso copre gli interventi per la sistemazione di aree scoperte private di edifici esistenti, la messa in opera di impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi, coperture a verde e giardini pensili. A differenza delle precedenti però quest’ultima agevolazione non è cedibile come credito d’imposta, né ottenibile come sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore.

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